Il progetto mira all’intera conservazione dei volumi limitando gli interventi volumetrici alla sola sistemazione e uniformazione del tetto. Così facendo la corte interna risulterà rivalutata, mantenendo così il suo carattere rurale e storico, pure mutando le sue funzioni.L’ex caseificio si presta ad accogliere il dormitorio con le camere collegate dal ballatoio al piano superiore e dal portico al piano inferiore. L’attuale stalla, che ospiterà le funzioni legate alla refezione e alla sala multiuso, svuotato dei suoi contenuti, sarà ricomposto con l’inserimento di un corpo staccato dall’involucro che conterrà il nuovo programma a tre livelli: piano seminterrato con collegamento all’autorimessa, livello corte con mensa/ristorante, livello superiore con sala multiuso. Nuova vita sarà data alle quattro facciate della ex stalla: le testate offriranno gli accessi e la vista ai campi, le facciate laterali, si schiuderanno in precisi punti consentendo un equilibrato rapporto fra interno e interno, dal lato funzionale e dal lato formale. Il corpo aggiunto alla stalla disegnata dal Bordonzotti, perde il proprio appoggio, divenendo un elemento aggettante proteso verso i terreni coltivati. Il muro di sostegno del giardino diventa un elemento fondamentale del progetto, andando a definire un camminamento attorno a tutto il complesso dell’istituto.
